LA SERVA PADRONA
INTERMEZZO IN DUE ATTI DI G.B. PERGOLESI
in forma scenica
Maria Carla Curia, Cesare Lana e Marco Muzzati. |
Nel ‘700 capitava di
imbattersi in personaggi che avevano mutato il patronimico. Giovan Battista,
per volontà del padre, assunse il cognome
di Pergolesi, in onore della cittadina natale nelle Marche,
abbandonando quello di Draghi.
Trasferitosi a Napoli, città europea, ricca e sviluppata, culla della più
importante scuola operistica del tempo, fu allievo dei maestri Greco e Durante.
Cominciò da subito a comporre musica d’opera e nel 1732, a 22 anni, riscosse un
caloroso successo per la sua opera in lingua napoletana: Lo frate ‘nnamurato. Nel 1733 l’intermezzo La Serva Padrona, inserito tra gli atti dell’opera seria Il prigionier superbo, superò
enormemente il successo dell’opera principale, divenendo subito famoso in tutta Europa e gettando le basi per quella
che sarà l’opera buffa.